Il sole si avvicinava all’orizzonte, e un’aura dorata si diffondeva nell’aria. Enzo, il pescatore, teneva tra le mani le ultime reti vuote, una giornata di fatica e sudore che sembrava svanire nell’inesorabile calare della sera. Una leggera brezza marina accarezzava il suo volto, ma non riusciva a lenire la stanchezza e la delusione che serpeggiavano dentro di lui.

Mentre si avviava verso la sua modesta casetta ai margini dell’isola, Enzo si lasciava cullare dai sogni e dai desideri che lo avevano sempre animato. Aveva sempre creduto nell’importanza della fantasia, nell’essenza dell’immaginazione che danzava come l’onda del mare nella sua mente.

Ma quella sera, i suoi pensieri erano intrappolati tra la realtà e un mondo di meraviglie che sembrava lontano e irraggiungibile.

In un angolo remoto dell’isola, una piccola caverna nascosta dalla vegetazione attirò la sua attenzione. Si avvicinò..

Sopraffatto dal caldo e dal desiderio di fuggire dalla fatica, si lasciò cullare dai colori sfumati del tramonto e dai richiami del mare. Era bello stare li, stimolava la mente e i sogni un posto così bello.

Era lì, seduto sulla roccia, che il sonno lo colse come una dolce carezza. Nel mondo dei sogni, Enzo si ritrovò immerso in una particolare realtà.. vampate di luce riempivano il luogo etereo..

e una figura misteriosa, dal viso che osava consolare, mi comparve dinanzi..

Una sirena come descritta nelle favole, ma era molto più bella di quanto l’immaginazione stessa potesse osare vederla.

La sua bellezza lo lasciò senza fiato, come se il mare stesso avesse forgiato ogni dettaglio del suo essere.

Con occhi profondi, la sirena sembrava leggere l’anima di Enzo, rivelando emozioni celate e sospiri mai espressi. Enzo provava mille sensazioni, ed era ammutolito per ciò che vedeva.

In un sospiro, la sirena sussurrò parole che sembravano volare nel vento. “Vuoi venire con me?..”

si incupì leggermente il viso, e continuò : “però dovrai lasciare tutto quello che hai qui..”

L’istante si prolungò, il tempo sembrò svanire tra le onde del mare e i battiti del cuore di Enzo. Un nodo si formò nella sua gola, una lotta tra la ragione e l’attrazione per l’arcana creatura.

Ma Enzo non esitò. Con un sorriso che illuminò il cuore della sirena, disse con voce ferma: “Sì, seguirò il tuo canto verso l’infinito. Non ho nulla da lasciare dietro, solo la speranza di abbracciare un amore che sfida il tempo e il mare stesso.”

Senza una parola, la sirena prese la sua mano, e una luce crescente, che veniva però dall’interno più profondo dell’anima, illuminava il suo viso di primavera. Sembrava addirittura di sentire il profumo di vari fiori..

Non so quanto tempo è passato da allora, ho smesso di contare il tempo, il giorno in cui ho perso il cuore per amore.